Sinossi della giornata
- Perugia per la Sanità Pubblica
- 6 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 mag
Elisabetta Rossi
L’Associazione Perugia per la Sanità Pubblica ed il Gruppo regionale “Umbria per la sanità pubblica” hanno posto al centro della propria azione la difesa del servizio sanitario pubblico e universale.
L’occasione costituita dalla Giornata internazionale OMS per il Diritto alla Salute e dall’Appello della rete europea “La salute non è in vendita” e il richiamo che comporta verso una Europa solidale che tutela e cura i suoi cittadini, ci hanno sollecitato a rifare il punto su quei temi connessi con il diritto alla salute, alle cure, al sostegno sociale, che vogliamo siano centrali nelle politiche sanitarie e di welfare regionali.
La situazione attuale vede oltre le difficoltà di gestione e miglioramento del fenomeno “liste d’attesa”, pazienti costretti al turismo sanitario intraregionale o extraregionale, sofferenza della intera rete sanitaria ospedaliera e territoriale regionale, a cui si aggiunge l’allarme sul quadro finanziario nazionale e regionale relativo alla sanità pubblica.
Rimane però centrale e non più rimandabile la messa in funzione di strutture come le “case di comunità” finanziate dal PNRR e degli altri presidi territoriali, la riorganizzazione dei Servizi di Salute Mentale, il riassetto della rete ospedaliera e di tutte le altre misure volte a produrre un progetto strutturale innovativo e significativo, da rappresentare all’interno del prossimo Piano Sanitario Regionale.
Un passaggio istituzionale assolutamente necessario per definire in modo trasparente le linee che rendono efficace, efficiente e sostenibile il servizio sanitario regionale, mentre i pazienti più deboli richiedono un cambio di atteggiamento da decisori e operatori, e un nuovo clima. La sanità pubblica deve tornare ad essere al servizio dei cittadini, fuori e dentro gli ospedali e le strutture specialistiche.
Come contributo di idee a questo processo, abbiamo chiesto quindi riflessioni, stimoli, indicazioni a professionisti, forze sociali, istituzioni, e questo non deve che essere un primo passo verso una strategia partecipativa che allarga progressivamente i cerchi della interlocuzione sui servizi sanitari e di welfare sino a coinvolgere ed ampliare quella comunità di esperti per professione e per esperienza, che certamente potrà svolgere un prezioso compito di segnalazione, valutazione, orientamento sui bisogni prioritari e sulle soluzioni più sostenibili.
Dott.ssa Elisabetta Rossi
Associazione Perugia per la Sanità Pubblica
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